LA NOSTRA STORIA

"...DAL PRIMO VAGITO DEL 1913 AD OGGI..."

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A ridosso del primo conflitto mondiale, più precisamente il 31 dicembre 1914, venne fondata a Soresina la prima Società Sportiva denominata "Fortes in bello". Ad onor del vero, spulciando gli annali, possiamo scoprire che la Soresinese Calcio era già stata fondata - non formalmente - il 30 giugno 1913 dal trio Antonio Borsieri, Natale Bellandi e Nicola Lazzari. Nel 1945, avvenne il cambio di denominazione divenendo quella che ancora oggi è l’U.S. Soresinese. La Società cremonese ha alle spalle una lunga storia di partecipazione ai campionati dilettantistici e semiprofessionistici, vantando presenze in Prima Divisione (tra il 1931 e il 1934) e in Serie C (nel secondo dopoguerra).

 

Il club raggiunse l’apice del suo successo nell’estate del 1976, quando vinse la Coppa Italia Dilettanti, battendo la Stezzanese (1-0), e si impose nell’ultima edizione della Coppa Ottorino Barassi, competizione anglo-italiana), sconfiggendo gli inglesi del Tilbury ai calci di rigore nel vecchio stadio di “Wembley”. Oggi, la società  rimane un punto di riferimento nel panorama calcistico lombardo e, dopo aver vinto l'ultimo campionato di Promozione, milita nel campionato d'Eccellenza.

"...SORESINA SUL TETTO D'EUROPA..."

Arrivati al campo della Scafatese (Salerno), per la gara di ritorno delle semifinali della Coppia Italia Dilettanti del 1976, i giocatori della Soresinese ricevettero una macabra accoglienza: undici manichini impiccati riportanti la scritta “Questa sarà la vostra fine”. I giocatori rosso blu, tuttavia, non si fecero intimorire e portarono a casa il pass per la finale, ripartendo verso la stazione ferroviaria di Napoli scortati dai Carabinieri. Poche settimane più tardi a Roma ci fu l’incontro con la storia, dove in un torrido pomeriggio la squadra guidata da Tarcisio Cantoni ebbe la meglio sulla Stezzanese grazie alla rete del terzino sinistro Degani. Al ritorno a Soresina, la coppa sfilò tra le strade della cittadina gremite di tifosi euforici per la storica vittoria, con gli eroi rosso blu portati in trionfo consci di essersi conquistati un posto d’onore nella storia della Società.

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Dopo l’estate, la compagine cremonese affrontò e supererò al Civico, davanti a 2.500,00 spettatori, il Milan di Marchioro in un’amichevole celebrativa. Così siamo giunti alla leggendaria trasferta oltre manica, il Trofeo Ottorino Barassi vedeva sfidarsi la vincitrice della Coppa Italia Dilettanti (Soresinese) e l’omologa squadra inglese (Tilbury), nella gara d’andata finì in parità grazie alla rete di un nascente Renato Villa, risultato che si ripeté anche nella gara di ritorno con rete di Nicolini.

Sotto un diluvio tremendo, la Soresinese riuscì ad imporsi 5-3 ai calci di rigore con tiro decisivo di Caccialanza, davanti agli occhi dell’allora Presidente dell’Uefa Artemio Franchi. Il “Barassi”, da quel lontano 1976, non si giocò più e, ancora oggi, scorrendo l’albo d’oro della competizione c’è una sola eterna detentrice: la Soresinese.

 

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